“Maria è
l’ala che Dio ci ha dato per raggiungere quello che chiediamo. Ella è messa nel
nostro cammino per poter dare concretezza alle nostre utopie, perché Ella
stessa è stata lo strumento attraverso il quale l’utopia di Dio si è fatta carne.
«Un discepolo non è più del suo maestro». Se Cristo discende nel mondo attraverso Maria, perché ci risulta così difficile credere che Lei non sia un’ottima strada per salire verso Dio? E la strada unisce sempre il punto di partenza con il punto di arrivo. Così, quando noi frequentiamo Maria nel Rosario, nelle preghiere semplici, nelle litanie, nelle giaculatorie, nelle invocazioni, è come se mettessimo i nostri piedi sulla strada buona e rivolgessimo il nostro sguardo verso l’orizzonte per scrutare la meta. Frequentare quella strada è come sentirsi più vicini alla metà.”
«Un discepolo non è più del suo maestro». Se Cristo discende nel mondo attraverso Maria, perché ci risulta così difficile credere che Lei non sia un’ottima strada per salire verso Dio? E la strada unisce sempre il punto di partenza con il punto di arrivo. Così, quando noi frequentiamo Maria nel Rosario, nelle preghiere semplici, nelle litanie, nelle giaculatorie, nelle invocazioni, è come se mettessimo i nostri piedi sulla strada buona e rivolgessimo il nostro sguardo verso l’orizzonte per scrutare la meta. Frequentare quella strada è come sentirsi più vicini alla metà.”
Da LUIGI MARIA
EPICOCO
“Vergine madre, figlia del tuo figlio.”, Itaca, p.31
25 novembre
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