Ci assicura il Risorto nel vangelo di oggi : "Ecco io sono con voi tutti tutti i giorni , fino alla fine del mondo ". Fu questo desiderio eterno di Dio di essere il " Dio con noi (Emmanuele) "che spinge suo Figlio ad incarnarsi e a farsi "Figlio di donna " per consentire a noi "figli di donna " di diventare figli di Dio "Beati " come Dio comandò . Fu sempre questo desiderio salvifico del Padre che portò il Figlio a beneficare e risanare tutti coloro che stavano sotto il potere di Satana! Sappiamo però come andò a finire  la storia di Gesù di Nazareth! Soggiogati dal peccato i suoi avversari lo misero in croce . Ciò nonostante quell'irremovibile promessa di Dio, non è venuta meno neanche di fronte alla morte . Così Dio ha risuscitato Cristo liberandolo dai dolori della morte, perchè non era possibile ce questa lo tenesse in suo potere : "Gesù risorto può così rassicurare i suoi discepoli di allora e di oggi ": " Io sono con voi per sempre, perchè ho sconfitto definitivamente la morte  ". Ma l' evangelista ci da anche un avvertimento:persino i discepoli di Gesù nel momento stesso in cui lo percepirono Risorto, dubitarono. Strano, ma vero! Gesù era li, vivo, davanti a loro eppure i suoi amici non ci credevano. Si tratta di un dubbio che, certe volte, s' insinua pure in noi  discepoli di duemila anni dopo. Fede e dubbi o sono due compagni di viaggio inseparabili nel pellegrinaggio della nostra esistenza. Il Risorto dichiara:" Io sono con voi". Certo, in questa vita ,Gesù non è percepibile dai nostri sensi fisici. Però non dobbiamo scoraggiarci se dopo tanti anni di cammino nella sequela di Cristo, ritroviamo ancoro il dubbio accovacciato alla porta del nostro cuore. Non rattristiamoci se non riusciamo a percepire il Cristo come desidereremmo. Non avviliamoci se il mondo intero continua a insinuare il sospetto che non sarebbe vero quanto ci ha trasmesso la tradizione Vivente della Chiesa. Al contrario continuiamo ad adorare il Risorto, come fecero i discepoli quel giorno benchè sentissero perfino in quel' istante di grazia di essere soggetti ancora al dubbio di fede. Se avremo quest'umile perseveranza di adorare il Signore della nostra vita nonostante i dubbi che talvolta ci assalgono, lo seguiremo,inviarci ad altre persone, anzi tendenzialmente a tutti colo con cui entriamo in contatto:" andate e fate discepoli tutti i popoli se Gesù è il Signore di tutti gli uomini, il vangelo va annunziato non solo a pochi eletti, ma a tutti. La comunità Cristiana non può ridursi a una setta, è essenzialmente "cattolica"cioè aperta a tutti gli uomini e le donne do ogni tempo,di ogni lingua, popolo, nazione. In questo senso il Signore manda i suoi discepoli a fare discepoli. I discepoli di Cristo fanno altri discepoli a Cristo, non a se stessi e in ogni caso i credenti in Cristo rimangono sempre discepoli senza diventare mai maestri. Uno solo è il vostro Maestro:Gesù. Di conseguenza l'evangelista Matteo c'invita con insistenza a seguire soltanto Gesù, che è il vero Maestro, ben diverso dagli altri che oggi come allora, sono cattivi maestri. Cercando di vivere "per Cristo" saremo inviati agli altri per comunicare loro attraverso i nostri rapporti evangelici, lo stesso Suo amore.E lasciamoci plasmare il cuore dallo Spirito Santo sopratutto attraverso la preghiera che come vediamo nella prima lettura di oggi segnava profondamente le decisioni della comunità cristiana delle origini. Quando poi saremo persone"Spirituali"tanto più sapremo far nascere nell'uomo la voglia di incamminarsi con noi alla sequela di Cristo